Non dimentichiamo come tutta questa vicenda politica è iniziata, cioè in seguito ai risultati elettorali del 2013 che segnarono la sconfitta del bipolarismo all’italiana: il PDL perse 6 milioni di voti, il PD 3, il M5 Stelle risultò il primo partito alla Camera con il 25%. Questo risultato era il frutto del fallimento degli ultimi governi di centro-sinistra e di centro-destra (quello di Prodi dal 2006 al 2008 e quello di Berlusconi dal 2008 al 2011), della catena di scandali che avevano colpito il PDL (le cene eleganti di Berlusconi, il caso Fiorito, l’arresto di Cosentino), il PD (Penati e poi il caso MpS), la Margherita (il caso Lusi), la Lega Nord (Bossi, Belsito). (altro…)
No, non sono d’accordo con Enrico Costa. Il dissenso del presidente Berlusconi all’inizio della legislatura non è stato un tradimento per difendere una poltrona, ma la presa di distanza da una deriva estremista presa pochi mesi dopo che il governo Letta era nato, proprio in seguito all’intuizione dello stesso Berlusconi. (altro…)
Fortunatamente è risultato evidente a molti, se non a tutti, che era un errore tragico anticipare le elezioni a giugno perché esse avrebbero del tutto destabilizzato un quadro politico già colpito al cuore con il voto sul referendum del 4 dicembre, avrebbero avuto il senso di un parossistico tentativo di rivincita con il forte rischio di una “riperdita”, avrebbero dato la sensazione che sia il centro-destra sia il centro-sinistra erano del tutto allo sbando con le ovvie conseguenze di dare dell’ulteriore propellente al M5S. (altro…)
Prima di esprimere le mie valutazioni di fondo, che sono in dissenso da quelle del mio gruppo, quello del Ncd, voglio esprimere il mio rispetto e la mia comprensione per chi ha posizioni diverse dalla mia su tutto, sia sull’eutanasia sia sulla valutazione di merito sulla proposta di legge del fine vita assistito. (altro…)
Il Nuovo Centrodestra si prepara all’assemblea del prossimo 18 marzo che dovrebbe segnare una svolta politica precisa, a partir dal cambio del nome. Angelino Alfano e i suoi procederanno a rottamare la dizione “destra” per concentrarsi sul centro e sui valori popolari e moderati. Una decisione che arriva al termine di un lungo percorso che il presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati Fabrizio Cicchitto spiega nel dettaglio. (altro…)
Checché ne pensino il presidente Orfini e il presidente Rosato la questione della legge elettorale e la stessa tematica sui tempi della fine della legislatura e sul ruolo del governo Gentiloni richiedono riflessioni più attente e approfondite di quelle assai sommarie che essi hanno sviluppato nelle loro più recenti interviste e dichiarazioni. (altro…)
Invece di dar vita all’ennesimo tormentone su elezioni a giugno o no, bisognerebbe pregiudizialmente definire i termini della nuova legge elettorale e adottare una strategia d’attacco su una serie di questioni vitali per la società italiana, dal terremoto, alle banche, alle imprese, alle aree più acute di povertà, all’immigrazione. (altro…)
La politica estera, con particolare riferimento al ruolo di Putin e della Russia nell’attuale panorama politico mondiale, sarà al centro del convegno “La Russia di Putin e la nuova geopolitica” organizzato il prossimo mercoledì, 1 febbraio, alle ore 17.00, presso l’Istituto Luigi Sturzo, in Via delle Coppelle 35, a Roma.
L’onorevole Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, parteciperà in qualità di relatore insieme alla dottoressa Marta Dassù, studiosa di politica internazionale e membro del comitato esecutivo dell’Aspen Institute nonché direttrice di Aspenia, rivista della suddetta organizzazione, l’onorevole Emanuele Fiano, il professor Andrea Margelletti, presidente del CESI, e il professor Vittorio Strada, slavista e tra i più autorevoli esperti del mondo russo.
Un gesto simbolico qual è stato il saluto alla tomba di Bettino Craxi fatto dal ministro Angelino Alfano ha avuto il merito di riproporre la “questione Craxi” spiazzando l’”operazione rimozione” che ha fatto seguito in questi ultimi anni alla cruenta operazione di criminalizzazione scattata nel 1992. Sull’unilateralità di Mani Pulite ha già scritto Pietro Sansonetti, così come sugli ultimi anni di Bettino Craxi e sulla sua morte. Il sistema politico italiano dagli anni ’40 in poi si finanziava in modo irregolare e ciò ha riguardato sia tutti i padri della patria sia tutti i partiti senza eccezione alcuna, PCI e MSI compresi. (altro…)